Caccia alle cornacchie: scegliere il luogo di caccia

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Individuare il posto migliore per cacciare le cornacchie

Pratico la caccia alle cornacchie ormai da diverso tempo; è diventata la mia passione e mi dedico ad essa praticamente tutto l’anno, effettuando anche i contenimenti nel periodo di caccia chiusa. Con grande piacere, ho deciso di dedicare del tempo per scrivere indicazioni fondamentali per praticare questa difficile caccia ed aiutare tutti coloro che desiderano avvicinarsi ed impegnarsi nella caccia alle cornacchie.

La cornacchia è un selvatico estremamente diffidente, da cacciatori ce ne possiamo facilmente rendere conto, notando l’altezza o la distanza alla quale ci volano, mai a tiro utile. Eppure, osservandole tranquille ai bordi delle strade mentre cercano del cibo, o magari gironzolare a pochi metri da un mezzo agricolo mentre sta effettuando le lavorazioni del terreno, non ci verrebbe da pensare che questo uccello sia così schivo e difficile da cacciare.

Tuttavia è proprio così, la caccia alle cornacchie è, secondo me, una delle cacce più difficili che troviamo in Italia.

Secondo alcuni studi, i corvidi possiedono un’intelligenza paragonabile a quella degli scimpanzè e dei delfini; sono perfettamente in grado di effettuare delle associazioni riguardo a cose o fatti che affrontano nella loro vita ed hanno dato dimostrazione di saper attuare dei comportamenti a volte anche sbalorditivi. (Cornacchia Grigia-Wikipedia)

Non fatichiamo allora a comprendere il perché questo corvide, della famiglia dei passeriformi, sia così difficile da poter mettere nel carniere, o forse è meglio dire, così difficile da abbattere. Ho voluto specificare perché effettivamente la cornacchia non viene cacciata per la sua carne (anche se posso affermare, per esperienza personale, che il ragù di cornacchia è ottimo) ma per contenerne l’incredibile crescita che le sue popolazioni stanno avendo.

Grazie alla grande adattabilità, all’intelligenza, alla capacità di mangiare praticamente qualsiasi cosa e alla scarsità di predatori naturali, le cornacchie negli ultimi anni hanno conosciuto una crescita numerica notevole, facilmente riscontrabile da chiunque semplicemente notando la loro presenza in ogni luogo, dai bordi delle strade, ai campi coltivati, fino nei giardini delle città.

A volte possiamo rimanere stupiti imbattendoci nei grandi branchi che, soprattutto nel periodo invernale, alla sera tornano gracchiando nel loro dormitorio. Diverse sono le testimonianze di branchi superiori alle 400/500 unità, con dormitori che contengono anche diverse migliaia di esemplari.

Cacciata alle cornacchie in un campo seminato di recente.

Quali sono le conseguenze della grande crescita delle popolazioni di cornacchie?

Due sono le principali conseguenze della crescita incontrollata delle cornacchie:

  • danni all’agricoltura. Le cornacchie incidono notevolmente in alcune produzioni agricole, come cereali, frutta e ortaggi. Nei primi si cibano delle sementi appena seminate, nei secondi provocano danni andando a beccare i frutti rendendoli non commercializzabili.
  • danni alla biodiversità. Soprattutto nel periodo della riproduzione, ma anche durante il resto dell’anno, le cornacchie infliggono notevoli perdite tra le specie di cui si cibano. Ciò non sarebbe un problema in un ambiente sano ed in equilibrio, ma così non è. Le cornacchie si cibano delle loro prede che, già sofferenti per la natura diventata inospitale e a causa dei pesticidi, diminuiscono di numero. Al contrario questi corvidi non risentono dei cambiamenti, trovando nutrimento anche tra i rifiuti degli esseri umani; in questo modo il numero dei predatori cresce mentre quello delle prede diminuisce, creando un danno enorme alla biodiversità.

Cresce il numero degli appassionati della caccia alle cornacchie!

Negli ultimi anni, forse anche grazie al contributo delle pagine social “La Cornacchia” (mi prendo questo merito), sta crescendo il numero degli appassionati dell’arte venatoria che si sta dedicando alla caccia alle cornacchie. I motivi di questo crescente interesse sono diversi: c’è chi desidera dare il proprio contributo alla gestione di questa specie, chi si vuole cimentare in questa difficile forma di caccia a questo astuto selvatico e qualcuno che sceglie di cacciare le cornacchie anche per (purtroppo) mancanza di altra selvaggina.

Andiamo allora a conoscere insieme quali sono i luoghi migliori dove praticare la caccia alle cornacchie.

Prima regola: cercare le cornacchie

Partiamo da una parte fondamentale della caccia alle cornacchie, la ricerca del selvatico. Pratica essenziale che molti cacciatori appassionati di migratoria (penso in particolar modo ai colombacci) conoscono, è la ricerca del selvatico che si desidera cacciare.

Le cornacchie sono una specie stanziale, effettuando al massimo piccoli spostamenti sul territorio alla ricerca di cibo. Questo non vuol dire che le troveremo sempre negli stessi posti ma anzi, solitamente non le vedi per più di qualche giorno nello stesso luogo. L’elemento fondamentale che personalmente tengo in considerazione per la ricerca delle cornacchie, è la presenza di cibo, saranno quindi i luoghi che offrono nutrimento che andremo a cercare.

campo di mais raccolto dove cacciare le cornacchie
Piccola porzione di mais non raccolto per la preparazione dell’appostamento.

L’altro elemento che va tenuto in considerazione è il luogo dove dormono, chiamato dormitorio. Le cornacchie, specialmente nella stagione invernale, si radunano in dei dormitori: luoghi che possono ospitare ed offrire riparo a branchi numerosi di questi corvidi (pioppete, pinete, boschi di quercia e di elce).

Individuare questi posti ci sarà molto utile per la ricerca dei luoghi di pastura e anche per cacciarle nel rientro serale. Non andremo a cacciare nel dormitorio, o almeno io sconsiglio di farlo. I motivi per cui ve lo sconsiglio:

  • sparando alle cornacchie nel dormitorio, si distrugge il dormitorio stesso. Infatti queste non torneranno più in quel luogo e noi saremo costretti a cercare nuovamente il posto che sceglieranno.
  • personalmente non considero etico sparare ad un animale che si sta posando su di un ramo per trascorrere la notte; la caccia alle cornacchie può regalare emozioni e scene stupende al cacciatore, questa non sarebbe una di quelle.
  • le cornacchie vanno al dormitorio quando il sole è tramontato, praticamente a buio, perciò ben oltre l’orario di chiusura dell’attività venatoria. Commettereste quindi un’azione non consentita, che vi porterebbe delle sanzioni.

La ricerca del luogo migliore per la caccia alle cornacchie

Tempo, dedizione, esperienza e tempo. Non è un errore di ripetizione il mio, ho scritto due volte la parola tempo perché ci vuole tempo! Come tutti voi sapete, in qualsiasi cosa, maggiore tempo vi dedichiamo e migliori saranno i risultati. Lo stesso concetto vale nella caccia alle cornacchie.

Come già detto in precedenza, nella ricerca del luogo migliore dove andremo ad insidiare le grigie, terremo in considerazione i luoghi di pastura ed i dormitori.

Alla mattina presto, o in qualunque momento libero riusciamo a trovare nelle nostre giornate, faremo un giro in auto osservando attentamente la natura che ci circonda, intenti a scorgere quel grande uccello grigio e nero, che va alla ricerca di cibo.

Le cornacchie sono uccelli onnivori che mangiano praticamente di tutto, per trovare il luogo di pastura dovremmo comunque prestare particolare attenzione ai campi che sono stati seminati di recente, ai campi arati o che comunque hanno subito lavorazioni del terreno che potrebbero aver portato in superficie insetti, roditori o invertebrati. Interessanti saranno anche i campi con stoppie recenti e, particolarmente attraenti per le cornacchie, i prati falciati. Nei periodi di piogge intense, facciamo attenzione se si formano delle pozze d’acqua, anche quest’ultime in base alla mia esperienza, suscitano interesse nelle grigie.

campo lavorato ottimo per la caccia alle cornacchie
Cornacchie in pastura su campo che ha subito lavorazione del terreno.

Chiaramente ogni periodo della stagione si differenzia per le diverse condizioni dell’ambiente, vi capiteranno dei momenti in cui arriverete a pensare che le cornacchie siano addirittura sparite! Non scoraggiatevi, continuate a cercare, non sono emigrate, si sono semplicemente disseminate in un territorio più ampio a causa della scarsità di campi dove reperire facilmente cibo.

Non ci dimentichiamo inoltre del dormitorio. Conoscere la sua posizione ci sarà utile per poterle seguire nei loro spostamenti mattutini verso le zone di pastura e, allo stesso modo, sarà più facile individuare le linee di passaggio nel rientro pomeridiano. Allo spollo la mattina, così come al rientro la sera, noi potremmo andare a cacciarle preparando la nostra tesa sulle linee di traccheggio, quasi delle strade invisibili che le cornacchie seguono con precisione.

Avendone la possibilità, il mio consiglio è quello di cacciare le cornacchie nei luoghi di pastura. Perché? La pastura è il posto in cui verranno per mangiare, quindi siete certi che vi raggiungeranno e saranno anche invogliate a credere alla vostra stampata, preparata appositamente per simulare un branco di cornacchie che si sta cibando. Inoltre, insidiarle nella pastura, vi consentirà di fare abbattimenti per buona parte della giornata.

Tuttavia non è escluso che si possano cacciare anche allo spollo mattutino e al rientro nel pomeriggio, rendendosi invisibili con appostamenti preparati con estrema cura (leggi l’articolo su come preparare il capanno per le cornacchie), ottenendo comunque ottimi risultati. Anzi, vi confesso, che nel mese di gennaio io caccio le cornacchie di pomeriggio, con risultati eccellenti!

Un’ottima cacciata alle cornacchie nel mese di gennaio.

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