Ambiente: l’amore che prova il cacciatore
Ambiente, ecologia, green, ecosostenibilità. Sempre più spesso, da sempre maggiori fonti, sentiamo questi termini.
Sarà forse una moda momentanea? Un cavallo di battaglia politico? Un reale sentimento di preoccupazione per la nostra salute e per il futuro del pianeta?
Non entriamo in merito a questi giudizi, che lasciano il tempo che trovano, occupiamoci invece seriamente dell’argomento dal punto di vista della nostra categoria, quella dei cacciatori.
La parola magica, secondo me, è “ambiente”.
Mi chiederai: “Perché tanta attenzione verso questo termine? Ti ho visto utilizzarlo spesso anche nei post e nei tuoi video sui social”
Ebbene, mi dai il permesso di rispondere con una domanda? Seguimi attentamente: “Escludendo coloro che sono appassionati dell’arte venatoria, quante persone ritieni ci possano essere in Italia che conoscono bene l’ambiente?”
Non facciamo numeri, sarebbe un po’ complesso, ma consentimi di dire, con forse spavalda sicurezza, “poche! Davvero poche persone”
Se mi hai seguito, avrai immediatamente compreso cosa intendo dire: noi, Cacciatori, abbiamo la possibilità di affermarci, farci riconoscere ed identificare come coloro che, più di altri, conoscono la natura, il territorio, le specie animali che lo abitano e sanno come gestirlo.
Consentimi di porre in pochi secondi l’attenzione su di un aspetto che personalmente ritengo fondamentale! Il termine Cacciatori è con la C maiuscola, volutamente. Chi ha un porto d’armi uso caccia e un fucile si ritiene un cacciatore; non sono d’accordo.
Dal mio punto di vista il Cacciatore è colui che: ama profondamente la natura, la conosce, la rispetta, se ne prende cura, possiede una profonda etica. Alcuni si riconosceranno in questa descrizione, altri no.
Secondo il mio punto di vista, coloro che non vi si riconoscono, non dovrebbero andare a caccia.
Ritorniamo al discorso principale, magari avremo altre occasioni per approfondire questo tema, forse delicato, ma sicuramente da affrontare.
Pensando al tema “ambiente” mi vengono in mente le solite frasi di molti cacciatori, dette al bar o scritte nei commenti dei miei post; non starò qui a ripeterle, ma tutti noi le conosciamo bene, le abbiamo sentite, le abbiamo dette.
Non vi è mai capitato di pensare a questi ambientalisti che ci attaccano, insultano, e peggio! Agli animalisti, con le loro assurde volontà di convertire tutti al “veganesimo”, consentitemi il termine, mi sembrano quasi una setta.
Maledetti questi ambientalisti e animalisti!
Ma.. Fermi un attimo.
Io sono un ambientalista! Eh si, io mi sento un vero ambientalista, voi no?
Amo la natura, la frequento fin da bambino, conosco molte delle cose che la riguardano, rispetto l’ambiente, adoro vederlo sano, rigoglioso e pulito. Mi fermo ad ammirare gli uccelli nei loro canti e voli nuziali, mi incanto ad osservare gli animali nelle loro semplici azioni quotidiane; nel mio piccolo cerco di dare il mio contributo nella salvaguardia del territorio, nella cura degli equilibri tra la fauna.
Ebbene, non sono forse un grande ambientalista?? Tanti di voi, che si rivedono in queste mie parole, non si ritengono dei profondi ambientalisti?
Si, lo siamo, molto di più di quelli che sono ambientalisti dal divano del loro salotto; molti di loro non sanno distinguere un fagiano da un pollo e, si definiscono ambientalisti.
Le parole hanno un significato, un valore.
Pensateci bene, noi, Cacciatori, abbiamo tutti i requisiti per farci riconoscere come cittadini fondamentali per la cura e la gestione della natura.
Non vi sarebbe nulla di strano, in altri paesi già succede. In altri paesi il cacciatore è un individuo qualificato, profondo conoscitore delle dinamiche ambientali, che si occupa della gestione della fauna.
E’ forse così utopico pensare che questo sarà anche in Italia?
No, io credo fermamente che sia fattibile!
Abbiamo l’opportunità, o forse sarebbe meglio dire, la necessità! Per il bene della nostra categoria, di fare un balzo in avanti.
La caccia, vista come semplice prelievo del capo nel periodo di caccia, è qualcosa di superato. Il cacciatore è chiamato ad un nuovo senso di responsabilità, verso se stesso, verso la propria passione, verso quei giovani che, trepidanti d’eccitazione, attendono con grande ansia il giorno in cui potranno essere abilitati all’esercizio venatorio e godere di una passione stupenda, che ti accompagna per tutta la vita.
Vi lascio con una riflessione personale, su di un commento che ho letto ad un mio post: “la caccia sarà solo per gente ricca che potrà andare nelle riserve”.
Secondo me, “la caccia sarà per tutti i Cacciatori che, amanti della natura, decideranno di ergersi al ruolo che gli spetta, quello di ambientalisti”.